L'inverno e la primavera scorsi son stati tirchi di pioggia anche in montagna, con conseguenze poco liete per chi coltiva l'orto. Non è un caso, quindi, che in quest'estate torrida si senta dire che molti raccolti sono andati in malora. A Desulo, tuttavia, il legame con la terra è solido, brucia del ricordo di uomini e donne del passato che da quei beni primari hanno vissuto e costruito la storia di un luogo. Ed è questa stessa tenacia che contagia i coltivatori di oggi, che testardamente continuano a lavorare il terreno, a irrigarlo come possono e a far sì che dia alla luce i suoi frutti. Ecco perché, in ogni casa di Desulo che si rispetti, non possono mancare le zucchine locali, costi quel che costi.
Dei modi di cucinare le zucchine, verdura leggera e versatile, poi, i desulesi ne hanno fatto un'arte, che viene anche riproposta nei ristoranti del paese. Nella trattoria Is Cubas, ad esempio, le zucchine sono protagoniste di tante portate, cucinate nei più svariati modi, con ottime dosi di innovazione. La vera chiave, però, del successo dei piatti di Maria Luisa e Rita, le cuoche, è il fatto di non dimenticare ciò che mangiavano da bambine. Ogni buon ristoratore che si rispetti, infatti, tiene sempre a mente la cucina della nonna e della mamma. Infatti, Maria Luisa, alla richiesta di una ricetta estiva, non tentenna sulla scelta: tra le tante possibilità, pensa subito a un piatto tipico della tradizione desulese: "Cruccuriga in cassola". Per chi mastica di tutto, ma non il sardo, si tratta semplicemente di zucchine cotte in padella. Una ricetta facile, con pochi, basilari ingredienti, ma forse proprio per questo così gustosa.
Per la ricetta "cruccuriga in cassola" (dosi per due persone) non servono altro che due zucchine medie (ovviamente dall'orto di nonna o da quello dell'agricoltore più vicino), un po' di cipolla, cinque o sei pomodorini, olio, sale (o dado, a seconda dei gusti) e un uovo. Come prima cosa mettiamo in una padella larga e antiaderente le zucchine tagliate a dadini e le cipolle. Facciamo soffriggere per un po' e aggiungiamo poi i pomodorini spezzettati (tre pomodori maturi medi o una decina di ciliegina). Dopo aver lasciato cuocere per alcuni minuti, uniamo il sale (o il dado). Una volta che le verdure saranno cotte, mettiamo dentro un uovo e mescoliamo bene il tutto. Si otterrà un piatto omogeneo, dai colori freschi dell'estate e dal sapore inimitabile della tradizione.
Non c'è anziano a Desulo che non ricordi questo piatto, che non ha niente di speciale, se non la sua semplicità. Ma è proprio qui il segreto della buona cucina: nei pochi ingredienti, quelli che avevano a disposizione i nostri avi per le loro ricette quotidiane. Queste, arrivate fino a noi, riecheggiano ancora di quei pranzi nelle antiche famiglie desulesi, dove il poco era tanto e il troppo ancora un pensiero lontano.
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